Quale tipo di gas refrigerante utilizzare per ricaricare un condizionatore
- Autore: LUONGO LUCIANO
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- 01 mar, 2018

Freon 22 è stato per lunghissimo tempo uno dei più importanti gas refrigeranti, impiegati sia a livello civile che industriale come base del funzionamento di condizionatori e refrigeratori di gran parte del mondo. A causa però della crescente preoccupazione nei confronti di un elemento che è stato scoperto contribuire notevolmente allo sviluppo del buco nello strato di ozono terrestre, si è proceduto a emanare particolari regolamentazioni in materia, sicché oggi nella maggior parte dei casi ne viene bandito l’uso, tranne che per quelle particolari situazioni professionali per la quali ancora non sia stato trovato un adeguato sostituto.
Chiunque sia dotato di un impianto di condizionamento o refrigerazione che utilizzi gas R22, non potrà pertanto rifornirsi dello stesso prodotto, ma dovrà cercare sul mercato un buon elemento che lo possa sostituire, senza per questo danneggiare la struttura che lo ospita, né l’ambiente presso il quale l’impianto è installato.
Nuove miscele per la refrigerazione ed il condizionamento
L’elemento più importante che si è cercato di eliminare in quanto considerato responsabile di danneggiamento ambientale è il cloro, un alogeno dal colore verde-giallastro e con odore alquanto pungente. Per venire incontro alla sempre maggiore richiesta pervenuta da professionisti e privati in dotazione dei vecchi modelli d’impianto, sono quindi stati immessi sul mercato una grande quantità di prodotti con GWP<750, che in qualche modo riescono a sostituire il gas refrigerante R22 e che hanno spianato la strada alla realizzazione di nuove tecnologie per la refrigerazione ed il condizionamento.
R424a, R417a, R422d, sono tutti nuovi composti che appartengono ai gruppi HCF e HFE, miscele prive di cloro o fluoro con le quali si cerca di sostituire definitivamente CFC e HCFC, secondo quanto stabilito dal protocollo di Montreal volto a limitare l’ingrandimento del buco nello strato di ozono e dalla stessa Unione Europea con il Regolamento (CE) n.2037/00, che ha anticipato di ben 15 anni la data di abolizione dei gas refrigeranti nocivi rispetto a quanto previsto dal trattato internazionale.
Alcune precauzioni per una corretta sostituzione
Una volta aver stabilito quale sia il gas refrigerante con il quale sostituire il vecchio R22 con l’aiuto di un professionista che sappia identificare bene il tipo di impianto installato presso gli ambienti di riferimento, si potrà procedere successivamente al ricambio, tenendo però a mente qualche informazione affinché l’operazione possa essere condotta senza imprevisti e problemi.
Ogni intervento di sostituzione del gas refrigerante prevede anzitutto una completa pulizia dell’impianto, volta all'eliminazione di ogni traccia del precedente composto; un’operazione di fondamentale importanza per evitare che il vecchio gas refrigerante possa mescolarsi con quello nuovo, al quale dovrà poi seguire la creazione del vuoto d’aria, vale a dire l’aspirazione di ogni molecola di ossigeno e possibili particelle d’acqua presenti all’interno del condizionatore, che permetterà di creare le condizioni ottimali all’immissione del nuovo prodotto. Bisogna ricordare infatti che i gas refrigeranti sono venduti in bombole caratterizzate da precise quantità di miscela ed aria, affinché il fluido possa essere mantenuto in condizioni ottimali e che pertanto è necessario cercare di mantenere il composto allo stato attuale, evitandone ogni supplementare alterazione.