Aumentano i prezzi dei gas refrigeranti in Europa
- Autore: LUONGO LUCIANO
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- 02 nov, 2017

Stando ai dati riportati dal sito Industria e
Formazione, i principali produttori di gas refrigeranti in Europa avrebbero
dato il via, da aprile di quest’anno, a un’impennata dei prezzi di vendita.
Un trend
che presto potrebbe prendere piede anche nel nostro paese.
Un'impennata dovuta alle modifiche sulla normativa
Un aumento giustificato dalle nuove normative riguardanti i gas refrigeranti, spiega Joachim Gerstel, manager di Chemours, il quale afferma che presto anche in Italia potrebbe verificarsi un aumento dei prezzi.
In particolare il nostro paese – continua Gerstel – sarebbe il principale consumatore del gas R404A, di cui di recente la normativa sui gas refrigeranti F-Gas ha ridotto drasticamente l’utilizzo. Ciò si tradurrà in una riconversione del mercato, che vedrà in Italia l’impiego di nuove e più avanzate miscele, con un GWP (il potenziale d’inquinamento globale) decisamente inferiore.
Ma vediamo nel dettaglio quali tipologie di gas refrigeranti – di cui l’azienda Crioservice a Milano è rivenditrice autorizzata – sono stati interessati dall’aumento di prezzo da parte delle case produttrici, e in che misura a livello percentuale.Le percentuali di aumento in dettaglio
Gli aumenti del 30% investiranno i gas refrigeranti R404A e quelli dotati di un alto GWP, come ad esempio R23, R404A, R507, R508A, R508B, R422D (ISCEON 29), R422A (ISCEON 79), R434A (RS45), e infine la miscela R428A.
Per quanto riguarda invece gli innalzamenti del 20%, questi riguarderanno gas a medio impatto ambientale, quali l’R134A, l’R407A, l’R407C, il gas R407D e infine l’R410A.
Tali aumenti riguardano principalmente aziende come FSW e Cimate Centre, mente Kooltech ha annunciato già da aprile di quest’anno rincari del 25% sui gas R404A e R507, e del 20% per ciò che riguarda i gas R134A, R4047A, R407C, R407F, R410A, R152A ed R32.Strategie per ridurre l'inquinamento ambientale
Le nuove normative sui gas refrigeranti si prefiggono lo scopo di ridurre in atmosfera le emissioni inquinanti, andando perciò ad impiegare miscele che immettano nell’aria quantità molto ridotte di CO2.
Tale riduzione si baserà su 3 punti fondamentali:
- la creazione di nuovi impianti di
produzione industriale;
- l’applicazione su macchinari
obsoleti delle tecniche di retrofitting;
- la rigenerazione e il
re-impiego dei gas refrigeranti ad alto potenziale inquinante.